Navigazione veloce

Protocollo inclusione – i documenti

FASCICOLO PERSONALE DELLO STUDENTE

Il fascicolo personale accompagna lo studente dal suo ingresso alla scuola al termine del suo percorso scolastico.

Contiene:

certificazione ai sensi della L 104

diagnosi funzionale

profilo dinamico funzionale

piano educativo individualizzato

relazione finale

Scheda rilevazione BES

La Direttiva MIUR del 27 febbraio 2012 prevede che le scuole – con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultanti dall’esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico – possono avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011). Al fine di agevolare i docenti nel fare una riflessione condivisa e riconoscere tempestivamente bisogni educativi speciali negli alunni, è stata elaborata una scheda di rilevazione BES (su base ICF) per descrivere il grado di difficoltà emerse nelle varie aree di sviluppo, in relazione ai fattori ambientali e personali del soggetto.

Piano Didattico Personalizzato

La Direttiva estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003: è compito doveroso dei Consigli di classe o dei teams dei docenti nelle scuole primarie indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata – le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti. La successiva Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 precisa che il Piano Didattico Personalizzato non può più essere inteso come mera esplicitazione di strumenti compensativi e dispensativi; esso è bensì lo strumento in cui si potranno, ad esempio, includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita (di cui moltissimi alunni con BES, privi di qualsiasi certificazione diagnostica, abbisognano), strumenti programmatici utili in maggior misura rispetto a compensazioni o dispense, a carattere squisitamente didattico strumentale. È necessario che l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con Bisogni Educativi Speciali sia deliberata in Consiglio di classe/da tutti i componenti del team docenti, dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente scolastico, dai docenti e dalla famiglia. L’IC Angelini sulla base di queste indicazioni ha elaborato un PDP che si allega al presente documento.

MODELLO R

Questo documento è previsto dall’Accordo di Programma sancito tra UST, Provincia, Comuni, ASL e Istituzioni Scolastiche per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità. La scuola, di fronte a un alunno con particolari difficoltà che possono riguardare sia l’assetto cognitivo che personologico e comportamentale, dopo un periodo di osservazione e dopo avere attivato le proprie risorse per superare i problemi, suggerisce alla famiglia, adeguatamente preparata e motivata dagli insegnanti, di contattare il Servizio specialistico preposto, al fine di una consultazione.

In vista di tale consultazione con il servizio specialistico, la famiglia riceve dalla scuola una nota informativa sulle difficoltà rilevate nell’alunno (Mod. R)

Nel caso in cui dalla valutazione del servizio specialistico emerga una situazione di disabilità che necessita di interventi per l’integrazione scolastica, verranno redatte una diagnosi clinica ed una descrizione funzionale. Gli operatori sanitari contestualmente informano la famiglia della possibilità di usufruire di un sostegno didattico e, se necessari, di interventi assistenziali da parte dell’Ente Locale competente.

DIAGNOSI CLINICO FUNZIONALE

La Diagnosi Funzionale descrive la situazione clinico – funzionale dell’alunno al momento dell’accertamento, evidenzia non solo i deficit ma anche le potenzialità (sul piano cognitivo, affettivo – relazionale, sensoriale linguistico…). È un documento redatto dal servizio specialistico e consegnato alla famiglia. Sulla base di questo documento saranno predisposti PEI e PDF. Contiene informazioni sul tipo di disabilità, sul livello di gravità e sulla necessità di assistenza.

Viene aggiornata (salvo differente indicazione presente sul verbale di accertamento) al passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria, dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado, dalla scuola secondaria di primo grado alla scuola secondaria di secondo grado o alla formazione professionale e consegnata a scuola al momento dell’iscrizione. Può essere anche aggiornata in qualunque momento vi siano cambiamenti significativi del quadro di base.

VERBALE DI ACCERTAMENTO

L’Accertamento del soggetto in situazione di disabilità viene effettuato dall’ATS tramite un unico Collegio di Accertamento composto da: neuropsichiatra infantile, psicologo, assistente sociale, presso la sede di Pavia in via Indipendenza 3.

Tale Commissione convoca l’alunno con i genitori e produce un verbale di Accertamento, sottoscritto da tutti i componenti del Collegio, che verrà consegnato alla famiglia subito, al termine dell’accertamento.

La famiglia dovrà a sua volta consegnarlo tempestivamente all’Istituzione scolastica presso la quale lo studente è iscritto.

Il verbale di Accertamento ratifica l’assenza o la presenza di handicap (art.3, c.1 L.104/92) o di handicap grave (art.3, c.3 L.104/92) e definisce il tipo di patologia, con riferimento alle classificazioni internazionali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (ICD-10 e ICD9-CM). Il verbale ha validità dalla data di accertamento fino al termine indicato in esso. Nel verbale il Collegio stabilisce infatti la scadenza scegliendo tra le seguenti opzioni: al termine di un anno scolastico indicato; al termine della scuola di infanzia; al termine della scuola primaria; al termine della scuola secondaria di primo grado; al termine degli studi.

Profilo Dinamico Funzionale

E’ un documento importante in cui viene descritto il funzionamento dell’alunno nelle varie aree di sviluppo: da tale descrizione emergono non solo le difficoltà, ma anche le potenzialità del soggetto nelle aree funzionali. E’ il punto di partenza dal quale consolidare le tappe di sviluppo conseguite e potenziare quelle da raggiungere. Il PDF è aggiornato, come disposto dal comma 8 dell’art. 12 della legge n. 104 del 1992, a conclusione della scuola dell’infanzia, della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado e durante il corso di istruzione secondaria superiore. Tuttavia è opportuno verificare periodicamente la rispondenza della situazione dell’alunno a quanto indicato nel PDF ed eventualmente aggiornarlo in qualsiasi momento del percorso scolastico.

Piano Educativo Individualizzato (….verso il Progetto di Vita)

Atto successivo al PDF è il PEI. Esso è redatto all’inizio di ogni anno scolastico con la partecipazione attiva dell’insegnante di sostegno, dell’Intersezione/Team/Consiglio di Classe, della famiglia, dell’assistente ad personam e del neuropsichiatra ed è sottoposto a verifiche ed aggiornamenti periodici.

Il PEI non coincide con il solo progetto didattico, ma è il documento in cui viene descritto un progetto di vita, vi si definiscono gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione, ma anche all’inclusione scolastica. Facendo riferimento al modello ICF, che considera lo sviluppo del disabile in un contesto analizzato a 360 gradi, il PEI deve descrivere non la persona, ma la sua situazione di vita quotidiana in relazione al suo contesto ambientale. Deve sottolineare l’importanza dell’individuo, non solo come persona avente malattie o disabilità, evidenziandone l’unicità e la globalità. Deve contenere gli obiettivi da conseguire, gli interventi della scuola e le modalità di utilizzazione delle ore di sostegno, gli eventuali supporti sanitari e riabilitativi dell’ASL, gli eventuali interventi del Comune di residenza dell’alunno, la collaborazione con la famiglia, i tempi e le modalità per le verifiche e gli eventuali aggiornamenti.

Dall’a.s. 2008/09 alcune istituzioni scolastiche afferenti al CTI di Pavia utilizzano in via sperimentale una piattaforma web per la compilazione digitale dei documenti (PDF/PEI) nell’ottica del Progetto di Vita, secondo l’approccio bio-psico-sociale fornito dalla classificazione internazionale ICF dell’OMS.

MODELLO D

È il documento necessario a richiedere il potenziamento delle ore di sostegno. Viene redatto dagli insegnanti e inoltrato all’UST tramite segreteria scolastica (entro aprile)

MODELLO AS

E’ il documento necessario per attivare l’erogazione del servizio di assistenza scolastica agli alunni con disabilità, fornita dal Comune di residenza. Viene compilato dal team dei docenti e inviato al Comune interessato (unitamente alla dichiarazione di assenso della famiglia) entro il 31 maggio di ogni anno scolastico.