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Protocollo inclusione – appendici

        1. Glossario

ADHD

Il Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività, ADHD (acronimo inglese per Attention -Deficit Hyperactivity Disorder) è un disturbo dello sviluppo neuropsichico del bambino che si manifesta in tutti i suoi contesti di vita, i cui sintomi cardine sono: inattenzione,

impulsività e iperattività. (da ADHD – guida per gli insegnanti a cura di Reg. Lombardi e Centro Studi Erickson)

BES

Il BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE: “è qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento, permanente o transitoria, in ambito educativo e/o apprenditivo, dovuta all’interazione dei vari fattori di salute e che necessita di educazione speciale individualizzata”. Tale concetto si basa su una visione globale della persona con riferimento al modello ICF della classificazione internazionale del funzionamento, disabilità e salute (International Classification of Functioning, Disability and Health) fondata sul profilo di funzionamento e sull’analisi del contesto, come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2002) .

BORDERLINE COGNITIVO

Il borderline cognitivo è un disturbo di apprendimento non specifico con difficoltà emotive ad esso associate, che traggono origine da una potenzialità cognitiva non propriamente deficitaria ma qualitativamente povera. La situazione di borderline cognitivo indica un’area di confine tra il ritardo mentale lieve e le adeguate capacità cognitive. Tale condizione deve anche essere osservata per le ripercussioni che si possono evidenziare nello sviluppo affettivo – relazionale e quindi della personalità. I bambini che si situano in questa area incontrano notevoli difficoltà in ambito scolastico e richiedono attenti interventi didattici, educativi e di monitoraggio dello sviluppo psicologico.

CdC

Il Consiglio di Classe, di interclasse e di intersezione sono gli organi collegiali in cui le diverse componenti scolastiche (docenti, genitori e studenti per la scuola secondaria di secondo grado) si incontrano per pianificare e valutare costantemente l’azione educativa e didattica. All’interno di ogni consiglio sono previste due importanti figure, il coordinatore e il segretario.

CERTIFICAZIONE

Per “certificazione” si intende un documento, con valore legale, che attesta il diritto dell’interessato ad avvalersi delle misure previste da precise disposizioni di legge – nei casi che qui interessano: dalla Legge 104/92 o dalla Legge 170/2010 – le cui procedure di

rilascio ed i conseguenti diritti che ne derivano sono disciplinati dalle suddette leggi e dalla normativa di riferimento.(da Nota prot. n. 2563 del 22 novembre 2013

DIAGNOSI CLINICA

Per “diagnosi” si intende un giudizio clinico, attestante la presenza di una patologia o di un disturbo, che può essere rilasciato da un medico, da uno psicologo o comunque da uno specialista iscritto negli albi delle professioni sanitarie.(da Nota prot. n. 2563 del 22 novembre 2013)

DF

La Diagnosi Funzionale descrive la situazione clinico – funzionale del ragazzo al momento dell’accertamento (qual è la situazione nel qui e ora); deve quindi evidenziare non solo i deficit ma anche le potenzialità (sul piano cognitivo, affettivo – relazionale, sensoriale linguistico, ecc.).

E’ un documento dettagliato, redatto dal servizio specialistico che ha in carico il minore e consegnato alla famiglia, che a sua volta lo fa avere alla scuola, sulla base del quale verranno poi predisposti collegialmente il PDF e il PEI. Include conseguentemente le informazioni essenziali utili per l’integrazione scolastica, tra cui la specifica del livello di gravità e tipo di disabilità e delle eventuali tipologie di assistenza necessarie, onde consentire alla scuola e all’ente locale l’attribuzione delle risorse necessarie. Per gli allievi di primo inserimento a scuola, viene effettuata entro la scadenza delle iscrizioni, per gli allievi già inseriti a scuola e inviati al collegio di accertamento in corso d’anno, viene redatta entro fine maggio. Viene aggiornata al passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria, dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado, dalla scuola secondaria di primo grado alla scuola secondaria di secondo grado o alla formazione professionale regionale e consegnata alla scuola al momento dell’iscrizione. Può anche essere aggiornata in qualunque momento vi siano cambiamenti significativi del quadro di base, tali da richiedere modifiche relative alle tipologie di risorse da attivare.

(dal sito www.istruzione.lombardia.gov.it)

DISABILITA’

Secondo la Classificazione Internazionale del Funzionamento (ICF), la disabilità viene intesa come la conseguenza o il risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di un individuo, fattori personali e fattori ambientali che rappresentano le circostanze in cui egli vive. Ne consegue che ogni individuo, date le proprie condizioni di salute, può trovarsi in un ambiente con caratteristiche che possono limitare o restringere le proprie capacità funzionali e di partecipazione sociale.

DOP

Secondo il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5) il Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP) rientra tra i disturbi dirompenti, del controllo degli impulsi e della condotta. Si manifesta con mancanza di controllo nel comportamento e nelle emozioni e con disturbi che violano i diritti degli altri e le norme sociali. La persistenza e la frequenza della sintomatologia si utilizza per distinguere il disturbo dal comportamento ai limiti della norma in relazione alle tappe di sviluppo, genere e cultura.

DSA

L’acronimo DSA indica i Disturbi Specifici di Apprendimento che la Legge 8 ottobre 2012, n. 170 indica come dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. Tali disturbi si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana.

GLH (GLI)

L’art. 15 della L 104/92 prevede che presso ogni scuola di ordine e grado il Dirigente Scolastico debba nominare il GLH di istituto che ha compiti di organizzazione e di indirizzo. I GLH sono “gruppi di studio e di lavoro composti da insegnanti (di sostegno e curricolari), operatori dei servizi (degli Enti Locali e delle ASL), familiari (di tutti gli alunni e di quelli con disabilità) e studenti (nella scuola secondaria di secondo grado) con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal piano educativo”. Possono essere chiamati a partecipare anche membri di Associazioni.  Il GLH di Istituto nell’esplicazione dei suoi compiti, può avanzare proposte al Collegio Docenti, per l’elaborazione del POF e programmare le risorse, creare rapporti con il territorio e gli enti locali per la risoluzione di tutte le problematiche relative alla disabilità. La Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 estende i compiti del GLH d’Istituto alle problematiche relative a tutti i BES. A tale scopo i suoi componenti sono integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola (funzioni strumentali, insegnanti per il sostegno, AEC – assistenti alla comunicazione, docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con la scuola), in modo da assicurare all’interno del corpo docente il trasferimento capillare delle azioni di miglioramento intraprese e un’efficace capacità di rilevazione e intervento sulle criticità all’interno delle classi. Tale Gruppo di lavoro assume la denominazione di Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI). Il GLH Operativo è invece composto dal Consiglio di Classe (insegnanti curricolari e di sostegno), operatori ASST che seguono il percorso educativo dell’alunno con disabilità, i genitori dell’alunno oltre che eventualmente  un esperto richiesto da questi ultimi.

ICD

È la classificazione internazionale delle malattie e dei problemi correlati proposta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

ICD9-CM è la nona versione

ICD 10 è la decima versione

ICF

Classificazione Internazionale del Funzionamento secondo cui l’alunno con Bisogni Educativi Speciali ha una qualche «difficoltà di funzionamento», permanente o transitoria, globale o specifica, originata da varie combinazioni dei fattori di salute e di funzionamento. Queste difficoltà di funzionamento umano possono originarsi certamente a livello biostrutturale, o nelle funzioni corporee, ma anche negli scarsi repertori di abilità e competenze posseduti, oppure nell’influenza negativa di contesti di vita, ambientali e psicologici, ostacolanti.

INCLUSIONE

E’ processo che fa riferimento alla globalità delle sfere educativa, sociale e politica di tutti gli alunni (indistintamente/differentemente) e a tutte le loro potenzialità. Interviene prima sul contesto, poi sul soggetto. (da Index, 2008, a cura di Canevaro, Montobbio, Steinback…)

INDIVIDUALIZZARE

Individualizzare la didattica, secondo la Legge 170/2010, significa mettere in atto un intervento calibrato sul singolo alunno, si tratta, cioè, di un’azione formativa che pone obiettivi comuni per tutti i componenti del gruppo classe, ma è concepita adattando le metodologie in funzione delle caratteristiche individuali degli alunni, con l’obiettivo di assicurare a tutti il conseguimento delle competenze fondamentali del curricolo. La didattica individualizzata consiste nelle attività di recupero individuale che può svolgere l’alunno per potenziare determinate abilità o per acquisire specifiche competenze, anche nell’ambito delle strategie compensative e del metodo di studio.

INTEGRAZIONE

È un processo che si rivolge agli alunni con disabilità, cioè a una parte di soggetti con Bisogni Educativi Speciali

INTERCLASSE

Il Consiglio di classe, di interclasse e di intersezione sono gli organi collegiali in cui le diverse componenti scolastiche (docenti, genitori e studenti per la scuola secondaria di secondo grado) si incontrano per pianificare e valutare costantemente l’azione educativa e didattica. All’interno di ogni consiglio sono previste due importanti figure, il coordinatore e il segretario.

PAI

E’ un documento previsto dalla CM n. 8 del 6.3.2013 del MIUR: “ogni scuola è chiamata ad elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno). Come precisa la nota MIUR n.1551 del 27/06/2013, “è lo strumento per una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo, è lo sfondo e il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni”

PERSONALIZZARE

Personalizzare la didattica, secondo la Legge 170/2010, significa mettere in atto un’azione formativa che ha l’obiettivo di dare a ciascun alunno l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità e, quindi, può porsi obiettivi diversi per ciascun alunno. La didattica personalizzata, sulla base di quanto indicato nella Legge 53/2003 e nel Decreto Legislativo 59/2004, calibra l’offerta didattica e le modalità relazionali, sulla specificità ed unicità a livello personale dei bisogni educativi che caratterizzano gli alunni della classe, considerando le differenze individuali. Nel rispetto degli obiettivi generali e specifici di apprendimento, la didattica personalizzata si sostanzia attraverso l’impiego di una varietà di metodologie e strategie didattiche, tali da promuovere le potenzialità e il successo formativo di ogni alunno.

POF

Il Piano dell’Offerta Formativa (POF), ai sensi dell’art. 3 del DPR n.275/1999 è un atto che presenta le scelte pedagogiche, organizzative e gestionale delle Istituzioni Scolastiche, esplicitando le finalità educative, gli obiettivi generali relativi alle attività didattiche e le risorse previste per realizzarli.

Strumenti di lavoro

Il Gruppo H tecnico della secondaria ha prodotto e aggiornato negli anni alcuni strumenti utili alla stesura del PDF e alla compilazione/monitoraggio del PEI:

  • check -list per la compilazione del PDF

  • guida alla stesura del profilo e del PEI aggiornata alla programmazione

per competenze

  • registro digitale per alunno

  • griglia per il monitoraggio dei livelli di inclusione

Questi strumenti sono a disposizione dei docenti nell’archivio del gruppo H stesso.

Strategie per l’inclusione

  • considerare la classe come prima comunità sociale in cui si costruisce l’identità dell’alunno;

  • porre massima attenzione alla creazione di un clima classe adeguato, in cui sia rispettata l’identità e la cultura di ognuno;

  • entrare nell’ottica della personalizzazione dei percorsi per tutti gli alunni in difficoltà;

  • adottare di pratiche come:

    • il cooperative learning;

    • il tutoring;

per includere l’alunno con BES nel gruppo dei pari

  • sperimentare la didattica laboratoriale all’interno delle classi quando possibile
  • adattare il curricolo alle esigenze dell’alunno con BES e fare in modo che gli alunni comprendano le motivazioni di eventuali diversificazioni
  • utilizzare frequentemente canali di comunicazione alternativi e mediatori didattici (immagini, mappe, video, registrazioni audio…) adatti alle caratteristiche specifiche dell’alunno
  • lavorare ogni volta che è possibile con l’alunno disabile all’interno del gruppo classe
  • evitare nei limiti del possibile raggruppamenti di alunni con disabilità in un’auletta con il solo docente di sostegno;

  • privilegiare le esperienze di piccoli gruppi misti di apprendimento;

  • agevolare, incoraggiare il più possibile la partecipazione ad attività di classe, uscite didattiche, viaggi di istruzione;

  • utilizzare strumenti per rilevare se l’alunno interagisce e comunica con i compagni
  • partecipare a momenti formativi utili a conoscere e a gestire le diverse disabilità

RIFERIMENTI NORMATIVI

    • si rimanda al sito della scuola

SITOGRAFIA

    • si rimanda al sito della scuola